VOLUNTARY DISCLOSURE
Il DL 22/10/16 n° 193, convertito in Legge 1/12/16 n° 225, ha riaperto i termini per aderire alla procedura di collaborazione volontaria (Voluntary Disclosure) come disciplinata dalla Legge 15/12/14 n°186.
La Voluntary Disclosure costituisce un’opportunità irrinunciabile (scade il 31/7/17) in quanto è stato regolamentato che chi continuerà e detenere illecitamente capitali all’estero rischia:
· procedimenti penali per illeciti fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio (reclusione fino a 8 anni);
· il pagamento di imposte con relative sanzioni fino a circa il 300% del capitale non dichiarato con possibili sequestri per equivalente in Italia.
Tali evenienze saranno praticamente certe in quanto, dal 2017, tutti gli Stati white list (compresa Svizzera, San Marino, Lussemburgo, ed altri ex Paesi black list) parteciperanno attivamente con l’Amministrazione Finanziaria italiana per comunicare i nominativi e le giacenze finanziarie dei non residenti nel proprio Stato di appartenenza con ovvie pesanti conseguenze.
Al contrario, per coloro che aderiranno alla Voluntary Disclosure, oltre a pagare le imposte dovute per gli anni ancora accertabili, potranno usufruire delle seguenti agevolazioni:
· Sanzioni che non superano il 15% circa;
· Depenalizzazione per reati fiscali, di riciclaggio e autoriciclaggio;
· Possibilità di utilizzare tali somme rimettendole nel circuito economico, fatto attualmente precluso per via delle vigenti norme fiscali e di antiriciclaggio.
Oltre alla consulenza per la predisposizione delle istanze di Voluntary Disclosure, successivamente, il contribuente potrà utilizzare la fiduciaria per:
· mantenere all’estero le attività finanziarie e patrimoniali regolarizzate senza dover compiere personalmente alcun adempimento futuro (quadro RW, calcoli reddituali, pagamento imposte, ecc) con il cd RIMPATRIO GIURIDICO;
· il mantenimento della riservatezza dei capitali effettivamente rimpatriati presso una banca italiana con il cd RIMPATRIO FISICO.